domenica 30 settembre 2012
Il giallo
“La differenza tra suspence e sorpresa è
molto semplice e ne parlo molto spesso. Tuttavia nei film c’è spesso confusione
tra queste due nozioni. Noi stiamo parlando, c’è forse una bomba sotto questo
tavolo e la nostra conversazione è molto normale, non accade niente di speciale
e tutt’a un tratto: boom l’esplosione. Il pubblico è sorpreso, ma prima che lo
diventi gli è stata mostrata una scena assolutamente normale, priva di
interesse. Ora veniamo alla suspence. La bomba è sotto il tavolo e il pubblico
lo sa, probabilmente perché ha visto l’anarchico mentre la stava posando. Il
pubblico sa che la bomba esploderà all’una e sa che è l’una meno un quarto –
c’è un orologio nella stanza -; la stessa conversazione insignificante diventa
tutta in un tratto molto interessante perché il pubblico partecipa alla scena.
Gli verrebbe da dire ai personaggi sullo schermo: “Non dovreste parlare di cose
banali, c’è una bomba sotto il tavolo che sta per esplodere da un momento
all’altro”. Nel primo caso abbiamo offerto al pubblico quindici secondi di
sorpresa al momento dell’esplosione. Nel secondo caso gli offriamo quindici
minuti di suspence”.
Da François Truffaut, Il cinema secondo Hitchcock.
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